Le lingue dell'Europa. L'uso di tutte le espressioni nazionali costa poco e porta vantaggi all'Unione.
Il falso mito dell'inglese: né democratico né redditizio
di Michele Gazzola
Corriere della Sera, La Lettura, 30.11.2014 pag. 5
L’intervista rilasciata da Tullio De Mauro al «Corriere della Sera» il 3 novembre ha il merito, fra le altre cose, di sollevare la questione della lingua nella costruzione di una democrazia transnazionale europea. Alcuni osservatori ritengono che puntare su un`unica lingua, segnatamente l`inglese, sia la scelta giusta per permettere l`emergere di, uno spazio pubblico europeo e di un sentimento di solidarietà continentale. È lecito essere scettici a riguardo. La tesi secondo cui una democrazia ha bisogno di una lingua comune per funzionare, nella filosofia moderna, rimonta a John Stuart Mill. Si tratta però di un'idea che non ha valenza generale e che non si è dimostrata adatta a tutte le circostanze...
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